L’associazione degli intermediari iscritti in sezione E del Rui a Roma per parlare dell’impatto sui subagenti della norma sull’utilizzo del preventivatore

Una delegazione di Ulias, associazione che rappresenta gli intermediari iscritti in Sezione E del Rui, ha incontrato gli onorevoli Annarita Patriarca, Francesco Maria Rubano e Tullio Ferrante, tutti di Forza Italia, per parlare degli effetti dell’entrata in vigore dei dettami normativi inerenti “Preventivass” e delle ricadute sulla categoria e, a cascata, sui clienti finali.
Durante l’incontro sono state evidenziate le criticità che gli intermediari di sezione E stanno vivendo in termini di appesantimenti burocratici e complessità operative nell’ intermediazione assicurativa con i loro clienti.
Ulias ha fatto presente, si legge in una nota, come il contratto che è alla base di Preventivass, essendo stato pensato nell’ormai lontano 2012 e reso operativo, a distanza di anni, nel 2023, oggi rischia di penalizzare fortemente l’attività dei subagenti plurimandatari.
Inoltre, secondo Ulias l’attuazione di Preventivass finisce per sconfessare alcuni dei punti cardine della riforma sulla distribuzione assicurativa operata nel 2018 di recepimento della direttiva IDD 2016/97/UE che richiede al distributore di orientare le scelte del cliente in modo chiaro ed utile, e di non confonderlo con enne offerte contrattuali, una almeno per ogni compagnia di assicurazione con cui gli agenti preponenti hanno mandati, che siano essi diretti o mediati.
Secondo Ulias, il focus su cui concentrare le varie riflessioni ed azioni di categoria e politiche, è che la norma richiamata in avvio, ovvero l’art. 132 bis del Codice delle Assicurazioni, e di cui il Reg. 51 Ivass è semplice applicazione, pone gli intermediari di sezione E in una situazione professionale non coerente, richiedendo al distributore di proporre tante soluzioni assicurative, quante sono le compagnie per cui lavora, direttamente o indirettamente, perdendo di vista che il contratto stipulato senza che il cliente sia stato informato su prezzi e condizioni di tutti questi contratti “base” (v. art. 22 d.l. 179/2012, che si riferisce ai contratti Rc Auto strutturati e presentati in coerenza con il modello dell’allora MISE) è nullo, e che la mancata esecuzione di queste attività comporta pesanti ricadute disciplinari e sanzionatorie.
L’argomento Preventivass va dunque necessariamente approfondito non solo per consentire agli intermediari assicurativi di svolgere il proprio lavoro nel modo più consulenziale possibile, ma anche per permettere ai consumatori di essere tutelati nella scelta di prodotti assicurati calzanti alle proprie esigenze, senza che questi si orientino da soli tramite portali o altro, magari focalizzandosi su un risparmio che nel momento del sinistro può’ diventare un disastro per la vita.
Ulias ha quindi sottoposto alla delegazione di Deputati, molto interessata al tema, soluzioni normative risolutive per sospendere l’efficacia dell’art. 132 -bis del Codice delle Assicurazioni e del Reg. 51 Ivass, in attesa di dar corso a un’eventuale revisione dello strumento o, ancor meglio, ad una riforma organica dell’assicurazione per la responsabilità civile sulla circolazione dei veicoli.
Leggi anche Anapa: agenzie a rischio paralisi tutta colpa di Preventivass