Solo tre compagnie detenevano obbligazioni At1 completamente svalutate per effetto del turmoil: Aegon (€ 3 milioni), Zurich (€ 2 milioni) e Allianz (€1 milione)
Il settore assicurativo appare esposto in misura modesta alla completa svalutazione delle obbligazioni At1 emesse da Credit Suisse nel turmoil che ha portato la banca svizzera ad essere acquisita da UBS. La società di analisi Beremberg – scrive Ms – ha analizzato l’esposizione del settore assicurativo al debito di Credit Suisse e solo tre delle compagnie che Berenberg copre hanno un’esposizione agli At1 di Credit Suisse: Aegon con 3 milioni di euro, Zurich con 2 milioni di dollari e Allianz con 1 milione di euro. L’esposizione del settore a Credit Suisse e’ costituita, per la stragrande maggioranza, da obbligazioni senior, con solo cinque compagnie che hanno l’1% o più dell’equivalente dei loro fondi propri di solvibilità investito nel debito di Credit Suisse. Si tratta di Allianz all’1%, Axa all’1%, Direct Line all’1,4%, NN Group all’1,1% e Swiss Life allo 0,9%.
Gli assicuratori del ramo vita del Regno Unito non hanno quasi alcuna esposizione agli At1 bancari, in quanto queste obbligazioni non sono ammesse. Inoltre – spiega ancora Beremberg – “riteniamo che in base a Solvency II il requisito patrimoniale per gli At1 sia fissato a un livello prossimo al 39%. Questo significa che per assicuratori come Allianz, gli At1 bancari sono un’attività non investibile perchè il profilo rischio/rendimento, dato questo requisito patrimoniale relativamente elevato, è molto basso”, spiega Berenberg.
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