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Aon Wellbeing Days, generazioni a confronto sul benessere aziendale

Tra smart working e flessibilità, nascono nuovi bisogni che impongono nuove risposte: dallo sviluppo di un’offerta assicurativa tradizionale a un sistema di soluzioni integrate per un benessere a 360°

Aon ha ospitato l’evento “Wellbeing & Generazioni: nuove visioni sul futuro del benessere aziendale”, primo di una serie di appuntamenti promossi dalla Divisione Health & Benefits di Aon Italia.

Cinque diverse generazioni si trovano per la prima volta nella storia a convivere negli stessi luoghi di lavoro: quella “Silenziosa”, nata prima del boom economico degli anni ‘50, i Boomer, la Generazione X, i Millennial e la Gen Z (chiamata anche “Generazione Zoom”), ognuna delle quali ha prospettive, esigenze e background culturali molto diversi, che richiedono soluzioni differenti per garantire il miglior benessere lavorativo possibile.

Se tra il 1950, anno di nascita delle generazioni più anziane ancora al lavoro, e il 2020, il numero medio di figli per donna è sceso da 2,36 a 1,24. Inoltre, gli ultimi vent’anni sono stati caratterizzati anche dal posticipo dell’età in cui i giovani escono di casa per costituire una nuova famiglia. Mentre ancora 20-30 anni fa, quasi il 90% dei 40-44enni aveva già costituito un proprio nucleo familiare ed era diventato genitore, oggi, in questa classe di età, tale percentuale è scesa attorno al 70%.

È evidente che le aspettative dei giovani si sono ristrette negli ultimi anni e oggi devono confrontarsi con 3 macro bugie, che vanno tenute in conto dalle aziende per offrire dei servizi adeguati ai nuovi bisogni generazionali. E così la “bugia della scrivania” ha mostrato come l’ufficio sia sempre più virtuale, diventando l’emblema del confronto generazionale, e cambiando le modalità con cui si raggiunge il benessere organizzativo e professionale, ma anche sociale ed emozionale, rendendo necessario incentivare la creazione di rapporti, sistemi di training e mentorship anche a distanza, in smart-working.“Le aziende stanno cercando di costruire una forza lavoro in grado di affrontare le importanti sfide quotidiane e i grandi e repentini cambiamenti. Per questo riteniamo sia necessario sviluppare una strategia del Benessere in grado di supportare i dipendenti sia in termini di sostegno, che di investimenti finanziari. Tutto ciò aiuta anche ad attrarre e trattenere i talenti. Il benessere è tutt’altro che una questione di nicchia: i programmi di Wellbeing e di Welfare aziendale progettati da Aon per rispondere alle diverse esigenze dei dipendenti possono avere un impatto di ampio respiro su un’organizzazione grazie all’erogazione di servizi, assicurativi e non”, ha dichiarato Luca Morandi, CEO di Aon Advisory & Solutions.

Leggi anche Aon: il benessere dei dipendenti aumenta le prestazioni aziendali

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