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Nel primo trimestre la raccolta Danni supera gli 11 mld di euro; il 69.9% intermediato dal canale agenziale

Pubblicata da Ania la rilevazione trimestrale sull’andamento del settore Danni

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Nel primo trimestre dell’anno i premi totali (imprese italiane e rappresentanze) del portafoglio diretto italiano nel settore Danni hanno raggiunto quota 11,2 miliardi di euro (+11,0%rispetto alla fine del I trimestre del 2022). Si tratta della nona variazione trimestrale positiva consecutiva che ha portato la raccolta premi a superare per la prima volta gli 11 miliardi alla fine dei primi tre mesi dell’anno. È quanto emerge dalla rilevazione trimestrale di Ania sui rami Danni, che sottolinea come l’incremento registrato sia trainato dallo sviluppo del settore Non-Auto (+14%). In crescita del 6,8% i premi del settore Auto per effetto soprattutto dell’aumento dei premi del ramo Corpi veicoli terrestri (+15,8%) e in modo ridotto anche del ramo Rc Auto che ha registrato un incremento dei premi pari al 4,1%.

L’Ania spiega che l’aumento dei premi del ramo Rc Auto è l’effetto combinato di un incremento dei premi medi che aumentano nel primo trimestre del 2023 del 3,0% e di un aumento del parco di veicoli assicurati dell’1,4%. L’aumento del premio medio è coerente con quanto rilevato dall’Istat anche se in questo caso i valori sono assimilabili ai cosiddetti prezzi di listino e non corrispondono ai premi effettivamente pagati dagli assicurati. Nei primi tre mesi del 2023 la variazione media dell’Istat a 12 mesi relativa ai premi Rc Auto risultava in aumento e pari a +1,1%. Il ramo Corpi veicoli terrestri con 1,09 miliardi di raccolta premi a fine marzo 2023, è cresciuto di quasi il 16% rispetto all’anno precedente, in modo più sostenuto rispetto a quanto rilevato alla fine 2022 (+6,9%), anche grazie alla ripresa delle nuove immatricolazioni registrata nei primi tre mesi del 2023 (+22,1%).

Analisi di dettaglio per canale distributivo e ramo

La principale forma di intermediazione in termini di market share è sempre il canale agenziale (69,9%), in calo rispetto al 72% del primo trimestre 2022. In particolare, i rami nei quali il canale agenziale risulta più sviluppato sono Rc Veicoli marittimi (90,3%), Rc Auto (84,2%), Altri danni ai beni (79,7%), Rc Generale (77,9%), Cauzione (78,5%), Tutela legale (75,4%) e Assistenza (71,4%). Volumi di business ridotti per gli agenti si riscontrano invece nei rami Corpi veicoli aerei (9,6%), Corpi veicoli marittimi (11,1%) e Rc Aeromobili (23,0%) nei quali è molto forte la presenza dei broker con quote di mercato rispettivamente pari a 90,1%, 88,5%, 76,4%.

Sono proprio i broker a rappresentare il secondo canale di distribuzione dei premi danni con una quota pari al 10,6%. Oltre a quelli già menzionati, i rami in cui l’intermediazione dei broker è rilevante sono il ramo Merci trasportate (52,8%), Corpi veicoli ferroviari (60,7%), Credito (30,0%), Cauzione (20,1%).

Gli sportelli bancari con una quota di mercato del 9,6% (8,6% alla fine 2022), continuano a rappresentare un canale di distribuzione in crescita; sono stati maggiormente coinvolti nella commercializzazione dei premi del ramo Perdite pecuniarie (32,4%), Credito (24,8%) e Infortuni (20,9%). Rivestono tuttavia un ruolo importante (e in crescita) anche nei rami Malattia (16,1%), Incendio (13,5%), Assistenza (13,6%) e Tutela legale (13,4%).

La vendita diretta nel suo complesso (comprensiva della vendita a distanza, telefonica e Internet) a fine marzo 2023 registra un’incidenza del 9,5% (9,2% a marzo 2022). Facendo riferimento alle singole modalità di distribuzione della vendita diretta, risulta che le agenzie in economia, gli intermediari a titolo accessorio che operano su incarico dell’impresa e i produttori diretti, pesano per il 5,8% (5,3% un anno prima), mentre per il 3,1% il canale internet (come a marzo 2022); la quota relativa ai premi veicolati attraverso i preventivatori online risulta in lieve aumento e pari all’1,4%; in particolare nel settore Auto tale quota è pari al 2,9% mentre più bassa e pari allo 0,2% è quella relativa agli altri rami danni.

In particolare, i rami in cui, anche se marginalmente, si fa ricorso da parte degli assicurati all’utilizzo di preventivatori online sono l’Assistenza (2,2%), la Tutela legale (1,5%), gli Infortuni (0,5%) e le Perdite pecuniarie (0,3%).

Leggi anche Ania: raccolta premi 2022 in calo del 7,2% a 130 miliardi di euro

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