Una survey di LexisNexis Risk Solutions rivela che il 60% dei consumatori è preoccupato per la privacy dei dati
La rivoluzione digitale sta cambiando il processo di liquidazione dei sinistri e le compagnie, assieme ai loro clienti, sono sempre più preoccupate per la privacy dei dati. Lo sottolinea – scrive HelpNetSecurity – LexisNexis Risk Solutions secondo cui oltre il 60% dei consumatori teme per la sicurezza dei propri dati personali quando presenta richieste di risarcimento virtuali. Dal canto loro le imprese assicurative sono preoccupate per il costo effettivo della frode, che può essere assai elevato e avere un impatto sulla loro eputazione.
“Le richieste di risarcimento virtuali o cosiddette self-service sono aumentate dopo la pandemia e, se da un lato possono creare un’esperienza semplificata, contribuendo a velocizzare i cicli di risarcimento, dall’altro gli assicuratori sono entrati in un mondo in cui devono collegare le dimensioni fisiche, digitali e comportamentali per autenticare le identità”, ha dichiarato Tanner Sheehan di LexisNexis Risk Solutions. “Soprattutto tra i giovani – ha fatto presente – i canali digitali per le richieste di risarcimento stanno diventando sempre più popolari, ma la crescita delle opzioni self-service tra gli assicuratori deve assolutamente essere accompagnata da investimenti in sistemi idonei a mitigare le frodi sull’identità digitale. Secondo la nostra ricerca, gli assicuratori che adottano un approccio a più livelli per mitigare le frodi sull’identità digitale registrano costi di frode inferiori del 25% rispetto a quelli che non lo fanno”. La survey di LexisNexis Risk Solutions ha fornito risposte preoccupanti. Il 93% degli intervistati ha affermato che le frodi legate all’identità hanno un impatto negativo sulla loro attività e l’80% ha riferito che si verificano almeno mensilmente. Il 73% degli intervistati ha affermato che è difficile capire come si verifichino le frodi legate all’identità e per il 47% è molto difficile individuarle.
Gli assicuratori con capacità più solide possono identificare le frodi prima del processo di liquidazione dei sinistri. Ma – sottolinea il report – occorre adottare un approccio proattivo e a più livelli che può includere la verifica delle informazioni base dei clienti come nome, indirizzo e data di nascita. Altri sistemi che le compagnie più efficienti stanno adottando includono: l’utilizzo di metodi di autenticazione a più fattori o basati sulla conoscenza, come password una tantum, autenticazione a più fattori o quiz; l’utilizzo di segnali di rischio digitale in tempo reale, come intelligence su dispositivi ed e-mail, biometria comportamentale, analisi dei collegamenti o risk scoring; l’utilizzo di biometria nativa dei dispositivi, punteggi di frode basati su un monitoraggio continuo.
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