Nel secondo speciale dedicato al post Italy Protection Forum 2015 ospitiamo un contributo curato in esclusiva per Intermedia Channel da Munich Re Milano. Nella panoramica che segue, la rappresentanza italiana del maggiore gruppo riassicurativo mondiale affronta una delle tematiche che dovrebbero trovare un posto molto privilegiato nell’agenda della programmazione assicurativa nel nostro Paese, illustrando la propria visione sulle misure da intraprendere, frutto dell’enorme esperienza maturata anche sui mercati internazionali. Perché l’esposizione dell’Italia alle catastrofi naturali – e i dissesti che ne derivano, riempiendo le pagine dei quotidiani spesso solo finché si tratta di attualità – merita una discussione seria e una rigorosa pianificazione assicurativa
L’Italia è uno dei Paesi a maggiore rischio sismico del Mediterraneo e presenta un elevato livello di dissesto idrogeologico. Tra il 35% ed il 40% delle unità abitative sono edificate in aree a medio/alto rischio sismico, circa 6 milioni di persone risiedono in aree considerate ad alto rischio idrogeologico.
Secondo Munich Re Milano, tale caratterizzazione morfologica combinata con l’alta densità di popolazione impone il massimo impegno nella definizione di uno schema assicurativo a favore del patrimonio abitativo.
Da molti anni, sottolinea la rappresentanza italiana del colosso riassicurativo, si discute sull’opportunità di introdurre un sistema di coperture assicurative contro le catastrofi naturali per il patrimonio abitativo civile, ma mai come negli ultimi mesi sembra che tale argomento stia acquisendo la dovuta priorità per il Governo.
Munich Re auspica quindi che le possibili soluzioni per rispondere a questo crescente bisogno possano convergere verso un sistema pubblico-privato, che abbracci la responsabilizzazione di ogni attore sia in termini di compartecipazione al rischio sia in termini di implementazione di adeguate misure di prevenzione.
L’industria assicurativa pone senza dubbio l’attenzione su due pilastri che possano permettere l’esercizio di uno schema assicurativo:
- La necessità di regole chiare, stabili e internazionalmente riconosciute, per permettere l’allocazione di capitale nel lungo periodo anche da parte dei mercati internazionali, rendendo il sistema duraturo;
- L’adeguato livello di mutualità, raggiungibile minimizzando il fenomeno dell’antiselezione, così da arrivare ad un costo accessibile ai cittadini.
Secondo Munich Re, un sistema basato sulla obbligatorietà della copertura garantirebbe meglio di altri il soddisfacimento delle due condizioni evidenziate, per contro il percorso per la reale fattibilità diverrebbe senz’altro più tortuoso. Servirà inoltre una chiara ed efficace comunicazione da parte del Governo, unitamente ad un efficace sistema di incentivazione fiscale e di monitoraggio.
L’esperienza internazionale del gruppo riassicurativo suggerisce che le istituzioni e l’industria assicurativa, ognuno per la propria parte, contribuiscano congiuntamente alla migliore soluzione possibile sin dal principio. Le istituzioni avranno l’importante e complesso compito di tradurre nel corretto linguaggio e con l’adeguata determinazione la necessità di un schema assicurativo siffatto. Il settore assicurativo e riassicurativo, scrivono gli esperti di Munich Re Milano, “si farà portavoce di soluzioni, di innovazione e di condivisione delle proprie conoscenze. Per ciò che concerne il rischio sismico il nostro settore è obiettivamente pronto ed esistono già svariate soluzioni assicurative disponibili nel mercato, il rischio alluvionale presenta punti di ulteriore criticità da affrontare, sui quali Munich Re, nonché il settore assicurativo nel suo complesso, si sta muovendo con notevole dinamicità”.
In ambito Europeo vi è una forte diversificazione nelle soluzioni adottate e tali tematiche sono state già affrontate o sono all’ordine del giorno per ulteriori sviluppi, soprattutto per fornire una risposta concreta al rischio alluvionale.
Limitando la panoramica ai Paesi a noi più “vicini”, Munich Re Milano rileva come in Spagna e in Francia siano stati predisposti similari regimi “semi-obbligatori” con la costituzione di un ente assicurativo / riassicurativo statale. In entrambi i casi, lo Stato assume il ruolo di riassicuratore di ultima istanza.
In Inghilterra il sistema si basa su un regime assicurativo volontario nel quale la copertura assicurativa per danni da catastrofi naturali è generalmente inclusa nella garanzia base Incendio. Nel 2014 è stato inoltre approvato “Flood Re”, un pool riassicurativo (non profit) destinato a garantire, con premi non troppo elevati, le famiglie meno abbienti le cui abitazioni siano state costruite prima del 2009. Il sistema, ricorda la rappresentanza italiana del gruppo riassicurativo, beneficia ovviamente della maggiore percezione e propensione alla cessione dei rischi, tipica del popolo anglosassone.
In Germania il sistema si basa su un regime volontario, ma dopo gli eventi alluvionali del 2013 è stato istituito un gruppo di lavoro che comprende le istituzioni centrali e i Länder per lo sviluppo di nuove soluzioni. In dettaglio si sta discutendo sulla possibilità di introdurre una copertura obbligatoria a totale protezione della popolazione. La maggior parte delle compagnie assicuratrici tedesche sono contrarie ad una soluzione obbligatoria. “La nostra Casa Madre di Monaco di Baviera – scrive Munich Re Milano – ha un’opinione articolata. La densità assicurativa deve necessariamente essere incrementata. Ma non è affatto semplice da attuare, in quanto la consapevolezza dei cittadini circa la necessità di coperture contro le catastrofi naturali non è sufficientemente elevata, come del resto in altri Paesi europei”. La compagnia sta già attivamente comunicando con i Länder fornendo soluzioni ed indirizzi progettuali.
Questa breve panoramica, concludono gli esperti del gruppo riassicurativo, evidenzia come anche il nostro Paese sia chiamato a colmare una lacuna di sensibilità al tema e di sviluppo di soluzioni concrete a tutela del patrimonio dei cittadini.
Munich Re considera lo sviluppo di coperture per il patrimonio residenziale italiano “non solo una vera opportunità di crescita per il ramo danni ma anche una occasione per mettere in luce la professionalità e l’efficienza raggiunta dall’industria assicurativa nella gestione di eventi complessi e/o catastrofali, qualità che contribuiscono e contribuiranno sempre più a lenire la percezione di diffidenza che in qualche occasione ci circonda”.
Intermedia Channel