Opinione della Settimana

La sintesi delle variazioni delle pensioni dal primo gennaio del 2016

(di Alberto Brambilla – Il Punto, Giornata Nazionale della Previdenza e del Lavoro)

Cosa ci aspetta per il 2016 in tema di pensioni? Come cambieranno le rendite sia per chi andrà in pensione sia per chi lo è già? E quando si potrà andare in pensione? Ecco in sintesi cosa cambierà per il prossimo anno.

1) Indicizzazione della anzianità contributiva che dovrebbe essere eliminata portandola per tutti a 41,5 anni indipendentemente dalla età di pensionamento; risolverebbe il problema dei precoci cioè di coloro che hanno iniziato a lavorare dai 15 anni in su e di molti esodati. Dal 1/1/2016 aumenta di 4 mesi per tutti e arriva nel 2018 a oltre 44 anni (non esiste in nessun Paese ed è anche anti costituzionale).

Requisiti richiesti per la pensione di anzianità (o anticipata)

Requisiti richiesti per la pensione di anzianità (o anticipata)

Età di pensionamento: Dal 1/1/2016 l’età per andare in pensione aumenta per gli uomini del settore privato e per uomini e donne del settore pubblico di 4 mesi; per le donne del settore privato (che devono arrivare alla stessa età delle donne del settore pubblico) di ben 22 mesi in un sol colpo (legge Fornero)

Evoluzione dell’età pensionabile

Evoluzione dell’ età pensionabile

3) Indicizzazione delle pensioni al costo della vita: Per il 2016 le pensioni saranno rivalutate come da tabella il che potrebbe implicare ulteriori ricorsi alla Corte Costituzionale la quale, al pari della Cassazione, ha già affermato che misure di questo tipo non possono essere che straordinarie; in Italia la “svalutazione” delle pensioni purtroppo è ordinaria.

Indicizzazione 2016

Indicizzazione 2016

Dal 2017. Dal 2017 dovrebbe essere ripristinata quella precedentemente in vigore, ossia indicizzazione al 100% del costo vita sulla quota di pensione fino a 3 volte il trattamento minimo; 90% sulla quota di pensione compresa tra 3 e 5 volte il trattamento minimo: 75% sulla quota di pensione superiore a 5 volte il trattamento minimo.

4) I coefficienti per il calcolo della pensione che essendo indicizzati anche loro alla aspettativa di vita ed essendo quest’ultima aumentata di oltre 4 mesi nel periodo 2014/15 (bella notizia aumentare l’aspettativa di vita di circa 2,5 mesi ogni anno) ridurranno l’importo della pensione di circa il 2%; ma il pensionato ci perde? Assolutamente no poiché se doveva prendere in totale 100 di pensione per l’intera vita residua, sempre 100 prenderà.

Vecchi e nuovi coefficienti

Vecchi e nuovi coefficienti

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