(di Cristina Casadei – Quotidiano del Lavoro)
Le imprese disponibili a rivedere la posizione su scatti di anzianità e orario di lavoro. L’obiettivo unitario è di siglare un’intesa già entro maggio
Fare il contratto e farlo in tempi brevi. Non oltre maggio. I sindacati (Fisac Cgil, First Cisl, Fna, Snfia e Uilca) che ieri sono andati all’Ania per riprendere il dialogo con l’associazione che rappresenta le imprese di assicurazione, hanno spiegato che l’obiettivo, unitario, è creare le condizioni perché nei prossimi incontri – è in via di definizione un serrato calendario – si faccia il contratto che riguarda oltre 48mila lavoratori, in attesa da ormai tre anni. Altrimenti si dovrà valutare se drammatizzare o meno la situazione. Dalle assemblee dei lavoratori – svoltesi dopo l’incontro tra le parti di metà gennaio che ha determinato una sospensione del negoziato – è emerso un messaggio chiaro a chiudere il contratto in tempi rapidi rispettando le istanze sindacali. Messaggio reso ancora più forte dalla forte partecipazione che vi è stata.
In particolare i sindacati hanno constatato la disponibilità dell’Ania a rivedere le proprie posizioni sui temi degli scatti di anzianità, delle liquidazioni coatte e amministrative e dell’orario di lavoro. La posizione del sindacato è stata rafforzata dalle assemblee dei lavoratori che hanno respinto le posizioni espresse in passato da Ania. Sui temi centrali della piattaforma sindacale e cioè l’area contrattuale, i call center e l’aumento economico le imprese si sono dichiarate disponibili a discutere.
Il contratto è scaduto da quasi tre anni, anni di grandi cambiamenti soprattutto negli equilibri dell’associazione datoriale. Una situazione che sicuramente non ha agevolato la trattativa, rimasta bloccata su quelle che i sindacati hanno definito rigidità datoriali. Così vengono considerate dai sindacati alcune richieste delle imprese come la revisione di alcuni automatismi che dovrebbe portare, per esempio, alla riduzione degli scatti di anzianità oppure alcune richieste di maggiore flessibilità, come per esempio quelle che riguardano l’orario di lavoro. Temi sui quali, nelle assemblee i lavoratori hanno espresso la loro contrarietà rispetto a modifiche radicali. L’apertura delle imprese si fa decisamente positiva e potrebbe, questa volta, portare a entrare nel merito dei singoli temi e dei testi per chiudere il contratto. Certo è che, dicono in una nota i sindacati, adesso bisognerà verificare la coerenza delle proposte dell’Ania con le dichiarazioni fatte ieri.