Sono 17 gli indagati in un’inchiesta su assicurazioni false, passaggi di proprietà fasulli con sigilli notarili falsificati a Cisterna. L’inchiesta è partita dalla polizia locale che, notando diverse automobili fermate con tagliandi assicurativi contraffatti, è risalita a un giro di assicurazioni false.
Coinvolti diversi stranieri, alcuni dei quali piazzavano le polizze false tra i connazionali oppure si impegnavano in passaggi di proprietà inesistenti per organizzare le truffe.
L’operazione, coordinata dal Tenente Raul De Michelis, ha avuto origine da alcune segnalazioni, giunte al comando dei vigili, di documentazione assicurativa contraffatta, la cui ricorrenza ha fatto emergere la serialità del fenomeno.
Dopo le indagini, portate avanti dal tenente e la sua squadra, coordinati con altri comandi di vigili urbani provinciali e regionali, è stata individuata una casa, nel comune di Nettuno, in cui risiedeva un italiano di 68 anni, con precedenti penali per reati di truffa e contraffazione, che aveva messo in piedi una vera e propria rete di smercio di assicurazioni contraffatte, agendo, il più delle volte, sulla ingenuità dei suoi clienti.
Il principale indagato, infatti, aveva tra i suoi clienti molte persone extra comunitarie, ignare della contraffazione dell’assicurazione, per la perfetta somiglianza all’originale. “Negli ultimi tre anni – ha affermato il comandante dei vigili di Cisterna, Mazzoli – abbiamo rilevato, nel solo territorio di Cisterna, circa 70 assicurazione false e altre 50 contraffazioni relative alla patente, al libretto di circolazione e documenti simili. Quindi, d’accordo con la Procura di Latina abbiamo fatto una perquisizione a casa del principale indagato, residente a Nettuno, conosciuto in tutta Italia e, forse, il più famoso falsario italiano, dove abbiamo trovato una serie di documenti e di strumenti atti alla falsificazione”.
Nello specifico, ha spiegato De Michelis, “il filone maggiore delle contraffazioni riguardava le compagnie di assicurazione, in particolare due compagnie: la Genertel e la Direct line che nelle assicurazioni false assumevano il nome di “Genrhel”, e “Directo line”. Però, guardando a primo impatto i cedolini assicurativi i nomi sembravano perfettamente uguali”.
L’indagine ha portato all’individuazione di 17 indagati, di cui dieci italiani e sette stranieri, tutti residenti nel Lazio. Il falsario di Nettuno, tuttavia, aveva messo in piedi una vera e propria rete che si estendeva in tutta Italia, da Bergamo a Siracusa, perché non venivano falsificate soltanto assicurazioni ma anche passaggi di proprietà, che si avvalevano della firma di un notaio inesistente e completamente inventato.
Il sindaco di Cisterna di Latina, Antonello Merolla, ha dato il suo “plauso a tutti i vigili che hanno portato avanti l’indagine, che ancora una volta si pongono all’avanguardia sul ritrovamento del falso documentale. Il nostro comando viene utilizzato anche da altri comandi, come punto di riferimento, sul falso documentale”. Ma il sindaco ha voluto sottolineare, in modo particolare, come “questo lavoro sia un servizio per la cittadinanza, nel senso che, un cittadino che voglia fare una nuova assicurazione, può utilizzare il comando per assicurarsi che la polizza che sta firmando sia valida o meno”.
Autore: Paolo Buonaiuto – Latina 24ore.it (Articolo originale)