Mentre sembra essersi raffreddato l’interesse di Clessidra, che almeno fino a qualche giorno fa risultava essere l’unica ad avere avuto accesso alla data room, per la vendita delle assicurazioni targate Carige si torna a scommettere sugli operatori stranieri. E sul dossier più di altri, secondo qualche osservatore, ci sarebbero i tedeschi di Munich Re, che non è escluso possano muoversi attraverso il loro braccio italiano Ergo. Negli ultimi mesi, da quando è entrato nel vivo il processo di vendite delle due compagnie Danni e Vita che fanno capo a Carige, si sono rincorsi i rumor sui possibili papabili all’acquisto. Oltre a Munich Re, si è parlato anche di Axa, Allianz e Groupama, tutti gruppi che negli ultimi anni non hanno mai fatto mistero di volere crescere nel Belpaese.
E’ stata nientemeno che la Banca d’Italia, a seguito della sua ultima ispezione, a imporre alla banca genovese la cessione delle assicurazioni (che comunque erano già state messe sul mercato per fare fronte al rafforzamento patrimoniale da 800 milioni con cui Carige è alle prese da febbraio). Una “richiesta“, quella avanzata da via Nazionale, legata soprattutto alle ripetute iniezioni di capitali, l’ultima delle quali da oltre 200 milioni, che si sono rese necessarie per la cronica sottoriservazione della compagnia del Danni. E – sembra un serpente che si morde la coda – proprio la gestione “disinvolta” della compagnia assicurativa che ha caratterizzato gli ultimi anni e che è stata messa nero su bianco sul verbale di Bankitalia sembra che abbia frenato qualche operatore che almeno all’inizio aveva manifestato interesse.
Si vedrà chi alla fine effettivamente formalizzerà una vera e propria offerta (l’istituto ligure spera di incassare tra i 400 e i 600 milioni di euro). Nel frattempo, però, sembra da escludere che una eventuale proposta possa essere esaminata dal consiglio di amministrazione attuale. Il motivo è presto detto: il board è al momento dimissionario e sarà rinnovato in occasione dell’assemblea che si preannuncia già movimentata e che il 30 settembre sarà chiamata a rinnovare il cda e a sostituire lo “storico” presidente Giovanni Berneschi con Cesare Castelbarco, già consigliere nell’attuale board. Insomma, la vendita delle assicurazioni è destinata a entrare davvero nel vivo soltanto a ottobre.
Autore: Carlotta Scozzari – La Repubblica (Articolo originale)