(Fonte: Alto Adige)
Il presidente Tomasi: «La struttura del fondo è efficiente, ora vogliamo informare meglio i lavoratori»
Il Consiglio di Amministrazione del Fondo Pensione Laborfonds ha inaugurato, in via Sernesi 34 (a Bolzano, ndIMC), la sua nuova sede. Sede che ora non corrisponde più, come in passato, a quella di Pensplan che, comunque, resta il service amministrativo del fondo: «Siamo indipendenti in questo senso ora – ha spiegato il nuovo presidente Gianni Tomasi – e, a Bolzano come a Trento, da agosto gestiamo direttamente, assumendocene le spese, una serie di servizi che prima ci venivano forniti da Pensplan. Con lo spostamento abbiamo anche ampliato il nostro organico, assumendo nuovi collaboratori. A questo proposito è importante segnalare che uno dei nuovi assunti si occuperà di un compito per noi importantissimo, quello di collaborare con la Direzione per la definizione di nuovi servizi e questo avrà un doppio obiettivo: da un lato quello di proporre ai nostri aderenti delle iniziative sempre diverse, dall’altro quello di avvicinarne di nuovi».
Le novità legate alle attività del Laborfonds, però, non si limitano alla presentazione della nuova sede e alle nuove assunzioni: «Abbiamo approfittato dell’occasione per presentare alcuni dei cambiamenti ai quali stiamo lavorando in questi mesi – ha sottolineato il direttore del Fondo Pensione, Giorgio Valzolgher – e sulle quali continueremo a confrontarci anche prossimamente».
Valzolgher, che andrà in pensione a fine anno e dovrà quindi essere sostituito, ha spiegato come il nuovo Consiglio d’Amministrazione si sia concentrato sulla revisione dell’asset allocation, ovvero sulla distribuzione dei fondi disponibili per le diverse attività di investimento: «Per aumentare la diversificazione, ridurre il rischio e anche per cercare nuove fonti di rendimento – ha evidenziato il direttore – abbiamo deciso di aprire alla possibilità di investire nei mercati emergenti». Brasile, India, Cina e Sudafrica, quindi, ma non solo: «I Paesi presi in considerazione – ha commentato il presidente Tomasi – ora sono davvero molti».
Il Fondo Pensione Laborfonds si trova al primo posto tra tutti i fondi territoriali italiani, poiché, con il suo patrimonio di oltre due miliardi, offre i suoi servizi ad oltre 114.000 cittadini dell’intera regione, avvicinandosi al 50% dei potenziali aderenti, un tasso doppio rispetto al resto d’Italia. Proprio per questo motivo Tomasi punta alla semplificazione e all’informazione: «Quando sono arrivato, pochi mesi fa, ho trovato una struttura efficiente, operativa da quindici anni, ora dobbiamo lavorare per rendere più informati i lavoratori sulle differenze che ci sono tra Labrofonds e le altre forme di previdenza complementare e, allo stesso tempo, dobbiamo lavorare con il neo nato Sanifonds, in modo da essere in grado di fornire ai cittadini il miglior servizio possibile».