Generali Italia ha lanciato una campagna “provocatoria e fuori dagli schemi per sensibilizzare le persone sul rischio che corrono diffondendo in rete informazioni sui propri spostamenti senza attenzione alla privacy, compromettendo così la sicurezza della propria casa e della propria persona”.
Nei giorni scorsi si è infatti diffusa in rete la notizia dell’esistenza di GrabMe, un’App dedicata ai ladri che, grazie alle informazioni condivise dagli utenti stessi è in grado di individuare le abitazioni potenzialmente derubabili. Per quattro giorni la notizia ha fatto il giro del web diventando virale e scatenando il dibattito.
Oggi la rivelazione: GrabMe fortunatamente non esiste, ma il rischio sì.
Un video firmato Generali Italia – si legge in una nota – “svela la verità e reindirizza su Gpins.it, un sito che fa leva, con tono di voce amichevole, sul meccanismo del vero/falso per incuriosire e far riflettere allo stesso tempo”.
Gpins.it offre agli utenti suggerimenti, consigli e informazioni utili sul tema della protezione, “da condividere con il proprio network”.
La provocazione di GrabMe sviluppata con l’agenzia J. Walter Thompson, grazie alla viralità, in soli 4 giorni ha raggiunto più di 2.500.000 di impressioni (la frequenza di pubblicazione dell’annuncio. Viene conteggiata un’impressione ogni volta che l’annuncio viene pubblicato su una pagina dei risultati di ricerca o un sito della Rete Google – ndIMC) e oltre 300.000 visualizzazioni.
https://www.youtube.com/watch?v=pD4Ys4-Lt68
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