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ITAS, indicatori in netta crescita nel bilancio 2018

ITAS - Sede di Trento (2) Imc

La raccolta premi complessiva della mutua trentina è cresciuta del 26% a 1,45 miliardi di Euro. La raccolta netta Vita raddoppia, passando da 208 a 416 milioni. Le riserve tecniche complessive (Vita e Danni) raggiungono i 4,6 miliardi (+10%). Il risultato operativo consolidato sale a 32 milioni di Euro contro i 5 milioni del 2017, grazie al miglioramento sia del segmento Danni che di quello Vita. L’utile netto consolidato si incrementa del 54%, passando da 11,8 a 18,2 milioni di Euro. In rafforzamento anche la solidità della compagnia, con il Solvency Ratio che sale di 9 p.p. a 140%

Il CdA di ITAS Mutua (nella foto, la sede) ha approvato nei giorni scorsi i risultati 2018. “Pur in un quadro economico e finanziario non facile la nostra compagnia ha saputo raggiungere, anche quest’anno, importanti risultati economici e patrimoniali – ha commentato il presidente, Fabrizio Lorenz. Al di là di questi, seppur importanti, risultati mi preme sottolineare come, anche in questo esercizio, siamo stati vicini, assieme ai nostri agenti, ai nostri soci assicurati in occasione dei gravi eventi alluvionali che hanno colpito, in particolare, i nostri territori di elezione attraverso una tempestiva liquidazione dei risarcimenti per i danni subiti”.

Gli indicatori mostrano una buona crescita della raccolta complessiva (+26% a 1,45 miliardi di Euro), accompagnata da un deciso recupero della redditività sia nel comparto Danni che in quello Vita, consentendo al Gruppo “di rafforzare ulteriormente la solidità del suo capitale a tutela degli interessi dei propri soci assicurati”. La raccolta netta Vita è raddoppiata (da 208 a 416 milioni) e le riserve tecniche complessive (Vita e Danni) hanno raggiunto i 4,6 miliardi (+10%). Il risultato operativo consolidato è salito a 32 milioni di Euro contro i 5 milioni del 2017, grazie al miglioramento sia del segmento Danni che di quello Vita. In significativo incremento anche l’utile netto consolidato: +54% a 18,2 milioni di Euro. In rafforzamento la solidità della compagnia, con il Solvency Ratio che sale di 9 p.p. a 140%.

Per quanto riguarda i risultati dei comparti di attività, i premi del segmento Danni hanno raggiunto quota 889 milioni di Euro, in crescita dell’8,9% grazie al positivo andamento sia nel settore Auto che nel non-Auto. Lo sviluppo dei premi è avvenuto in un quadro di equilibrio della composizione del portafoglio, sostanzialmente stabile, evidenziando una raccolta pari al 48% per l’Auto ed al 52% per il non-Auto.

Il risultato operativo del segmento, “sui cui hanno inciso significativamente oltre 8 milioni di Euro di sinistri netti legati agli eventi alluvionali accaduti nello scorso autunno”, passa dalla perdita di 6 milioni registrata nel 2017 ad un utile di 4 milioni nel 2018, grazie al deciso miglioramento del risultato tecnico. Si è infatti ridotto, hanno spiegato da ITAS, “l’apporto proveniente dalla gestione finanziaria, per effetto della politica di derisking implementata dalla compagnia, che ha privilegiato la qualità degli investimenti piuttosto della loro redditività al fine di proteggere il proprio patrimonio in un contesto di mercati finanziari estremamente complesso e volatile”.

Il combined ratio si attesta a 100,2%, in miglioramento di circa 2 punti percentuale rispetto all’esercizio precedente, nonostante l’incidenza negativa per 1,1 p.p. derivante dai citati eventi alluvionali. Il miglioramento dell’indicatore di redditività del comparto Danni è attribuibile, da un lato, al calo della sinistralità corrente e, dall’altro, al calo del tasso costi grazie ad una attenta politica di gestione delle spese.

Per quanto concerne le attività Vita, come anticipato, la raccolta netta si è attestata a 416 milioni di Euro, confermando la crescita osservata fin dall’inizio dell’anno. A seguito di questa performance, le riserve sono cresciute del 14,6% raggiungendo i 3,2 miliardi. I premi del segmento hanno segnato un significativo +68%, salendo a 558 milioni. Molto positiva anche la crescita del fondo pensione aperto, che ha superato i 100 milioni dando così ulteriore impulso al patrimonio (+7,6%, pari a 705 milioni) ad esso dedicato all’interno del bilancio della compagnia, “nonostante il difficile andamento registrato dai mercati finanziari”. In deciso incremento le nuove adesioni, che hanno portato il numero degli aderenti a superare le 67mila unità.

Il miglioramento del risultato operativo del comparto è stato realizzato grazie all’incremento del margine finanziario legato all’aumento delle riserve tecniche, ad un aumento degli utili tecnici e a costi di amministrazione sostanzialmente stabili. La redditività della gestione Vita registra un netto miglioramento, con il rapporto fra il risultato operativo e le riserve medie che passa dallo 0,4% del 2017 allo 0,9% del 2018.

Per quanto riguarda gli indicatori della capogruppo ITAS Mutua, il volume d’affari registrato dalla compagnia ha confermato un significativo sviluppo nel corso dell’esercizio: i premi emessi hanno raggiunto quota 856 milioni di Euro, il 9% in più rispetto al 2017. Il combined ratio è sceso a 101,3%, in miglioramento di oltre due punti percentuali rispetto al 103,5% del 2017, nonostante l’appesantimento causato dai danni legati agli eventi naturali. Il saldo della gestione ordinaria chiude in utile per 1,1 milioni (0,2 milioni nel 2017), mentre l’utile netto ammonta a 2,3 milioni (2,2 milioni nel 2017).

Analizzando le prospettive per l’esercizio 2019, in uno scenario di mercato “che prevede un rallentamento complessivo delle attuali dinamiche di crescita economica”, nel segmento Danni la mutua trentina prevede una crescita “in linea con il mercato, sia per quanto riguarda il comparto auto che quello dei rami elementari, realizzata nel quadro di una attenta politica assuntiva”. Per quanto concerne il segmento Vita, la crescita produttiva “avverrà attraverso il collocamento di prodotti capaci di autofinanziare il capitale di rischio dalla stessa generato nonché di incrementare il patrimonio di Gruppo per effetto del risultato netto generato nell’anno”. Il risultato finale, salvo il verificarsi di eventi eccezionali, è atteso in ulteriore crescita, in linea con il budget 2019.

“I risultati raggiunti nel 2018 – ha commentato il direttore generale Raffaele Agrusti – confermano che la nostra compagnia è in quel virtuoso sentiero di recupero di redditività e di patrimonializzazione che avevamo delineato in occasione della redazione dello scorso piano triennale. Il ristabilimento, infatti, di un congruo livello di patrimonializzazione rappresenta il presupposto per svolgere appieno la nostra attività in un quadro di mutualità”.

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