L’amministratore delegato di Mediobanca auspica che Mario Draghi rimanga per anni in ruoli istituzionali di primo piano

Intervistato dal quotidiano londinese Financial Times, l’amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel, ha detto che per quanto riguarda Mediobanca “l’investimento in Generali dà un contributo apprezzabile ai nostri obiettivi finanziari e ha un rendimento nettamente superiore al nostro costo del capitale”. Circa le tensioni sulla governance che stanno caratterizzando queste ultime settimane Nagel ha detto che “ci sono una serie di importanti decisioni imminenti che saranno un test per la maturità del capitalismo italiano. E’ di fondamentale importanza che l’Italia si metta al passo con le pratiche di governance auspicate dai mercati internazionali per rendere il Paese più attraente per gli investimenti”.
In termini più generali Nagel ha osservato che l’Italia rischia di fallire l’obiettivo di diventare un’economia più “business friendly” se non procederà speditamente con importanti riforme strutturali e se non verranno finalizzate le riforme della concorrenza, della giustizia e della pubblica amministrazione. “Una delle priorità strategiche per l’Italia – ha precisato – è spendere bene le risorse, evitando rischi di inasprimento dello statalismo e favorire un ecosistema a tutti gli effetti business friendly.
Infine, riferendosi al fondo Next Generation EU e al Pnrr, ha fatto notare che “Il fondo per la ripresa può essere un game-changer in termini di ulteriore crescita economica, che è particolarmente significativa per un paese indebitato. Chiaramente, la migliore garanzia perché questo accada è che Mario Draghi rimanga in un ruolo istituzionale di primo piano per alcuni anni”.
Foto in copertina: Alberto Nagel, Amministratore Delegato di Mediobanca
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