Dopo 7 anni approda in aula il caso degli 865mila euro non pagati a un cliente. Per ottenere un risarcimento è in corso di definizione una causa in sede civile
865 mila euro per un’assicurazione sulla vita non sarebbero stati liquidati. Per questo oltre che una causa penale c’è in piedi un’azione civile.
A processo con l’accusa di truffa vi è un assicuratore di Conegliano, il cinquantaduenne Pierangelo De Pollo. Ieri durante l’udienza filtro è stata fissata la data del dibattimento, che si svolgerà il 7 ottobre. La prescrizione è vicina. I fatti in denuncia risalgono al maggio di ben sette anni fa, ma solo adesso il fascicolo con l’imputazione di truffa aggravata è arrivato davanti al giudice monocratico del tribunale di Conegliano.
De Pollo aveva un’agenzia a Vidor che faceva parte del gruppo Gan assicurazioni, ora Groupama. Secondo l’accusa il contratto non sarebbe stato valido perchè non è stato inoltrato dall’assicuratore, nonostante la parte offesa, B.C. abbia sostenuto di aver effettuato i regolari pagamenti. Per ottenere un risarcimento è in corso di definizione una causa in sede civile. Le parti nel processo penale saranno invece chiamate a deporre e chiarire i fatti ad ottobre nel palazzo di giustizia di Treviso.
In passato De Pollo aveva già avuto guai simili con la giustizia. Nel febbraio 2009 aveva patteggiato 18 mesi di reclusione per i reati di appropriazione indebita e falsità in scrittura privata per l’accusa di aver intascato alcune centinaia di migliaia di euro di polizze. In quel caso il cinquantenne aveva ammesso le sue responsabilità, scagionando così il socio con cui gestiva l’agenzia assicurativa ed era stato imputato insieme a lui.
Autore: Diego Bortolotto – La Tribuna di Treviso (Articolo originale)