Giornata di fuoco oggi al Capranichetta per l’assemblea generale indetta da Carrozzieri e Autoriparatori di Cna e Confartigianato
Giornata di fuoco oggi al Capranichetta (a Roma – ndIMC) per l’assemblea generale indetta da Carrozzieri e Autoriparatori di Cna e Confartigianato cui alle 15 seguirà un sit-in di fronte al ministero dello Sviluppo Economico. La miccia che ha innescato l’esplosione di rabbia della categoria, di avvocati, periti, medici legali, è il decreto Destinazione Italia del Governo Letta, considerato come una forte limitazione ai diritti degli automobilisti. Secondo quanto stabilito dal decreto, le assicurazioni, in cambio di una riduzione delle polizze del 5-10 per cento, rimborseranno i danni alle auto solo secondo le tariffe delle carrozzerie convenzionate (l’assicurato non potrà far valere il parere del proprio meccanico di fiducia) e, fra l’altro, per i danni alle persone permette il ricorso ai soli medici delle assicurazioni. Intanto alla Commissione Trasporti del Senato è stata presentata da Pd (Esposito) e da Forza Italia (Matteoli) una risoluzione contraria a questa parte del decreto prima della sua conversione in legge.
«Tutti gli assicurati saranno ostaggi delle assicurazioni – dice Ivo Bobini, vicepresidente Cna Autoriparatori con delega alle carrozzerie –. Siamo contrari all’articolo 8 del decreto, no al risarcimento “in forma specifica”, limitato a quanto stabilito dalle sole officine convenzionate con le assicurazioni, no alla limitazione della cessione del credito: lede i diritti degli automobilisti e danneggia l’intera categoria fatta da 15.000 carrozzerie indipendenti. In pericolo anche la riparazione a regola d’arte, la sicurezza dei veicoli, per il forte ribasso sul costo delle riparazioni delle officine convenzionate. A fronte del grande risparmio delle assicurazioni nel rifondere i danni, queste dovrebbero ribassare i costi delle polizze? Se ne parla da anni, non ci crede più nessuno».
Autore: Giuseppe Grifeo – Il Tempo (Articolo originale)