IVASS e Banca d’Italia hanno inviato nella giornata di ieri, mercoledì 26 agosto, una lettera congiunta alle imprese e agli intermediari assicurativi – tra cui le banche – con la quale hanno chiesto di innalzare il livello di tutela della clientela nella vendita di polizze abbinate a mutui e prestiti (PPI – Payment Protection Insurance). L’intervento era stato discusso nel corso del confronto con il mercato, organizzato dalle due Autorità lo scorso 5 giugno, e tiene conto delle osservazioni successivamente giunte dagli operatori del mercato.
I due Istituti, anche in linea con le indicazioni rivenienti dagli Organismi internazionali, chiedono in particolare di adottare iniziative per superare nel più breve tempo possibile le criticità rilevate nella produzione e nella distribuzione di questo genere di polizze.
Le criticità riconducibili alla produzione (per le imprese di assicurazione) riguardano le caratteristiche dei prodotti e l’adeguatezza del contratto in presenza di pacchetti multirischio con “garanzie rotanti” (che quindi operano solo “a rotazione” in funzione delle condizioni soggettive in cui si troverà l’assicurato al momento del sinistro), le clausole contrattuali su “durata, esclusioni, rivalse, carenze, franchigie”, l’utilizzo della dichiarazione di buono stato di salute (DBS) ed il rimborso dei premi non goduti in caso di estinzione anticipata del finanziamento.
Per quanto riguarda le criticità relative sia alla produzione sia alla distribuzione, le Autorità segnalano quelle relative alle polizze a copertura della perdita di impiego, mentre per quanto concerne le criticità nei processi distributivi (per gli intermediari collocatori) viene segnalata la pratica del Tie-in (vendita combinata finanziamenti/polizze) ed alcuni aspetti legati ad informativa e verifica di adeguatezza in fase precontrattuale.
IVASS e Banca d’Italia forniscono nella lettera indicazioni “affinché imprese e intermediari assicurativi consentano alla clientela di conseguire i benefici ricercati con la sottoscrizione di tali prodotti”. I due Istituti si attendono che le compagnie “rivedano la struttura delle polizze e le loro modalità di collocamento, al fine di assicurare che le loro caratteristiche rispondano alle reali esigenze di copertura dei rischi della clientela e che la loro distribuzione sia improntata a canoni di correttezza sostanziale”.
Le due Autorità, nei rispettivi ambiti di competenza, verificheranno il rispetto delle indicazioni fornite e svolgeranno ulteriori approfondimenti sulla struttura dei costi delle PPI.
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