Secondo il consigliere delegato di RBM Assicurazione Salute, sono quattro “i pilastri portanti per un progetto stabile e che duri nel tempo: Eseguire un robusto tagliando al SSN per garantire equità, sostenibilità e qualità delle cure; diversificare le fonti di finanziamento al Sistema Sanitario Nazionale per attrarre risorse aggiuntive; lavorare ad una vision nazionale sul tema della sanità integrativa per ridurre le disuguaglianze regionali che si stanno allargando; avviare il secondo pilastro sanitario che gestisca la spesa sanitaria privata delle famiglie
“Il 12° Rapporto CreaSanità Italia conferma che oggi il Servizio Sanitario Nazionale è come un edificio, sul quale si continua ad intervenire con opere fai-da-te, che di anno in anno finiscono solo per rinviare il problema minando la tenuta strutturale dell’edificio”. È questo il commento di Marco Vecchietti, consigliere delegato di RBM Assicurazione Salute all’indomani della presentazione del nuovo rapporto del Consorzio per la Ricerca Economica Applicata in Sanità (promosso dall’Università di Roma “Tor Vergata” e dalla FIMMG – Federazione Italiana Medici di Medicina Generale).
“Serve subito una ristrutturazione, da agevolare fiscalmente, perché senza una presa di coscienza sulla necessità di agire in modo organico – prosegue Vecchietti – e di correggere gli squilibri ormai strutturali il rischio, o meglio, la certezza è che l’edificio crollerà. La riforma al nostro SSN oggi è più che mai necessaria”.
Con una spesa sanitaria privata giunta a 36 miliardi di Euro, pagati per il 90% dai cittadini, secondo la compagnia specializzata nell’assicurazione sanitaria si spiega “in modo inequivocabile” il dato emerso del sottofinanziamento del 32,5% rispetto all’Europa.
Il rapporto, sottolinea ancora RBM Assicurazione Salute, conferma l’allarme lanciato dalla compagnia lo scorso mese di agosto: i nuovi LEA (Livelli essenziali di assistenza) costano 3,2 miliardi di Euro, coprendo solo 800 milioni. “Sui 2,3 miliardi di efficientamenti – aggiunge Vecchietti – ci sono ancora forti dubbi”.
Dal rapporto CreaSanità Italia 2016 emerge inoltreche per gli over 65 nessuna Regione raggiunge la soglia di copertura minima (il 75%) per il vaccino antinfluenzale. Per RBM Assicurazione Salute resta anche il problema legato all’equità: le previsioni al 2035 mostrano che le regole attuali porteranno più finanziamenti al Nord e meno al Sud. Per questo il rapporto mette in risalto “la necessità di definire nuove strategie di sviluppo del SSN”, considerando che in futuro sarà sempre più difficile per il Servizio Sanitario Nazionale mantenere (raggiungere) la globalità della risposta assistenziale pubblica.
In quest’ottica, la compagnia ha presentato un progetto relativo all’attivazione di un’assicurazione sociale per la sanità integrativa (ASSI) da aggiungere al Servizio Sanitario Nazionale “per garantire alla propria famiglia un rapido accesso alle cure e ridurre l’incidenza della spesa sanitaria privata”. Grazie alla partnership stipulata tra RBM Assicurazione Salute ed il Fondo Sanitario Aperto PreviSalute, evidenzia ancora la compagnia, “tutti i cittadini interessati a proteggere la propria Salute, senza distinzioni di attività lavorativa, reddito, condizione sociale (lavoratori dipendenti, autonomi, liberi professionisti, P.IVA, studenti, casalinghe etc), possono dotarsi di un servizio sanitario nazionale beneficiando della detrazione dei contributi versati al Fondo”.
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