Secondo le proiezioni iniziali degli analisti economici di Allianz, la raccolta premi complessiva ha mostrato un rialzo del 4,4% a oltre 3.600 miliardi di Euro. Le turbolenze sui rami Vita hanno influito sugli stagnanti volumi registrati in Europa Occidentale
Secondo le proiezioni iniziali di Allianz Research (la divisione di analisi e ricerca macro-economica del colosso assicurativo tedesco), la raccolta premi globale complessiva (escluso il comparto Salute) è salita a 3.650 miliardi di Euro nel 2016, aggiornando nuovamente il record storico. La crescita nominale sul 2015 (rettificata degli effetti valutari) è pari ad una stima del 4,4%, una tendenza che, secondo gli analisti economici di Allianz, appare abbastanza normale: sebbene il ritmo di crescita sia leggermente più basso rispetto ai due anni precedenti (quando era al di sopra del 5%), il tasso è in linea sia con la media a lungo termine sia con la crescita economica globale.
Ma il 2016, evidenziano gli economisti di Allianz, dopo un’occhiata più approfondita non pare essere stato un anno così “ordinario”. Dei 150 miliardi di Euro circa di raccolta premi aggiuntiva, quasi 70 miliardi sono attribuibili al solo mercato assicurativo cinese. Ciò significa che il “Regno di Mezzo” ha contributo per quasi la metà della crescita globale osservata nel 2016; senza la Cina, il mercato assicurativo mondiale avrebbe registrato un rialzo della raccolta limitato al 2,7%.
L’effetto è stato particolarmente pronunciato nel comparto Vita, dove escludendo il contributo apportato dal mercato cinese il tasso di crescita globale si sarebbe più che dimezzato (dal 4,7% al 2,3%). In primo luogo, spiegano gli economisti di Allianz, questo andamento è legato al rapido sviluppo osservato proprio in Cina, che ha portato al più alto tasso di crescita dal 2008 (oltre il 30%) sul mercato Vita locale. Nonostante la spesa pro capite sui prodotti assicurativi Vita (attualmente di circa 170 Euro) debba ancora percorrere molta strada prima di raggiungere la media dei paesi sviluppati, la Cina ha già superato l’Austria in termini di tasso di penetrazione assicurativa (vale a dire il volume di premi lordi contabilizzati espresso in percentuale della produzione economica) e con il 2,4% si è portata a ridosso del mercato assicurativo tedesco: il tasso di penetrazione assicurativa Vita in Germania nel 2016 è infatti pari al 2,7% (percentuale che, oltretutto, è ben al di sotto della media del 4,7% registrata in Europa Occidentale).
In secondo luogo, questa posizione dominante cinese può sicuramente essere ricondotta anche al calo dei mercati di assicurazione Vita osservato in altre regioni del mondo. Nell’Europa occidentale, ad esempio, si prevede che la raccolta premi registrerà una flessione dell’1,2%, il primo trend negativo osservato dal 2012. L’anno scorso hanno registrato contrazioni dei volumi Vita anche alcuni mercati dell’Europa Orientale (come Polonia e Repubblica Ceca, in entrambi i casi per il quarto anno consecutivo) ed il mercato assicurativo australiano (per il secondo anno consecutivo). Altre regioni, come la Russia, la Turchia e molti dei mercati emergenti asiatici – ad esempio India, Indonesia e Vietnam – hanno invece segnato tassi di crescita a due cifre e lo sviluppo dei volumi è stato particolarmente solido anche negli Stati Uniti. La crescita del 4,7% a livello mondiale ha portato ad una raccolta premi complessiva di 2.300 miliardi di Euro; poco meno di due terzi dei volumi assicurativi sono quindi da ricondurre alle attività Vita.
L’andamento del comparto Danni è stato invece meno volatile, con margini di oscillazione (in positivo e/o negativo) più modesti rispetto al segmento Vita. Solo una manciata di mercati – per quanto nella lista figurino Paesi come Italia e Giappone – ha quindi riportato tassi di crescita negativi nel 2016. Secondo le stime, i premi lordi contabilizzati a livello mondiale nel segmento Danni sono saliti del 4%. Si tratta tuttavia del minore tasso di incremento dal 2010, dopo cinque anni di crescita media superiore al 5%.
L’andamento in parte deludente del comparto Danni, sottolineano gli economisti Allianz, è ad ogni modo quasi un riflesso esatto della flessione in corso nell’economia e nel commercio globale. Neppure la Cina è rimasta incolume, in considerazione del calo nel tasso di crescita economica del Paese, con uno sviluppo del segmento Danni che si è “fermato” al 9% (per la prima volta sotto il 10% dal 1990). Questo dato mostra anche come la crescita globale del comparto Danni sia meno imputabile alla Cina (come avvenuto nel Vita), il cui mercato ha rappresentato nel 2016 un quinto del tasso di sviluppo Danni complessivo.
Le proiezioni degli economisti Allianz indicano come l’Europa occidentale abbia conseguito una crescita molto solida (per i suoi standard) e pari al 2,1%. Dopo la crisi finanziaria e monetaria è infatti la seconda volta (consecutiva) che il tasso di incremento del comparto Danni oltrepassa nuovamente il 2%. Nel complesso, osservando lo sviluppo delle attività Vita e Danni, il mercato assicurativo dell’Europa occidentale risulta tuttavia in stagnazione. Di conseguenza, la sua quota di mercato globale nel 2016 si contrae ulteriormente a circa il 27%, contro il 36% di dieci anni fa.
L’arretramento dell’Europa occidentale mostra chiaramente come il progresso della Cina e di altri mercati emergenti ne stia gradualmente erodendo il peso sul mercato globale. Per gli analisti economici di Allianz è però interessante notare come questo non sia un contesto applicabile anche al mercato nordamericano, la cui quota di mercato globale rimane da alcuni anni relativamente stabile intorno al 33%. Per quanto il peso del mercato nordamericano sia inferiore rispetto ai livelli pre-crisi, la flessione è infatti meno marcata. E l’indicatore è ancora più evidente se si confrontano direttamente i due mercati: all’inizio del millennio, Nord America ed Europa occidentale erano praticamente testa a testa in termini di raccolta complessiva, mentre oggi il mercato nordamericano pesa circa il 20% in più rispetto a quello dell’Europa occidentale.
Intermedia Channel
Allianz Global Insurance Map (Mappa interattiva – in inglese)