(Autore: Vincenzo Bisbiglia – Il Tempo)
La maggioranza contro il piano dell’assessore al Bilancio
Roma Capitale dovrebbe arrivare a sborsare fra i 140 e i 150 milioni di euro per completare la liquidazione di Assicurazioni di Roma. Senza contare i maggiori costi da sostenere in seguito per i servizi assicurativi tramite broker privati. È per questo che ieri mattina, seppur non ancora formalmente, la commissione capitolina Bilancio ha unanimemente dato parere negativo al provvedimento relativo alla compagnia capitolina, contenuto nella maxi-delibera propedeutica al Bilancio 2015 che mette in vendita (o in liquidazione) ben 28 società partecipate del Comune di Roma.
La vicenda di AdiR ha messo sul chi va là la maggioranza, che ha bloccato un dibattito reso caldo dall’incalzare delle opposizioni e delle 6 sigle sindacali aziendali, giunte in massa presso gli uffici di Largo Loria. È per questo che il presidente della commissione, Alfredo Ferrari, ha provato a prendere tempo chiedendo un incontro con l’assessore al Bilancio, Silvia Scozzese. «Quello che la legge di stabilità e il piano di rientro ci chiede di fare – ha dichiarato Ferrari, cercando di evitare l’incidente diplomatico – è un’azione complessiva sulle aziende, che porti all’equilibrio economico-finanziario del bilancio capitolìno. Ho ritenuto necessario chiedere che le delibere sulle partecipate fossero considerate propedeutiche. L’iter che porta all’approvazione della manovra, infatti, è un iter in divenire e nulla è già deciso in modo incontrovertibile. Per poterci esprimere sul futuro posizionamento della mutua assicuratrice, dobbiamo ancora esaminare i bilanci 2013 e 2014». Tradotto dal politichese: cara Scozzese, meglio che ne parliamo prima con calma, per evitare che la discussione sul bilancio si trasformi in un bagno di sangue. Un concetto colto anche da Ignazio Cozzoli (Forza Italia): «Emerge in maniera evidente la distanza siderale che c’è tra maggioranza in giunta e in aula sulle scelte di fondo che riguardano Roma. Davanti a sindacati e dipendenti Pd e Sel hanno esplicitamente detto di essere assolutamente contrari alla messa in liquidazione di Assicurazioni di Roma». Come detto, la spinta sindacale è forte. AdiR è in attivo da 16 anni e nell’ultimo esercizio ha portato un attivo di bilancio di 22 milioni di euro, risultato positivo inavvicinabile per le altre municipalizzate comunali. Ieri le sigle si sono presentate in maniera compatta in Commissione. «Abbiamo espresso – afferma Giovambattista Colella – la più totale contrarietà ad una operazione a dir poco “opaca” che, al contrario di quanto addotto in delibera, non porta benefici in bilancio e nei conti comunali, bensì causa un aggravio non calcolato e ignorato. Auspichiamo lo stralcio della dismissione tout court di AdiR e la costituzione di un tavolo tecnico di confronto tra le parti». Benché il caso di AdiR sia oggettivamente diverso rispetto a tutte le altre società capitoline, la bagarre sulla primo punto della delibera non promette nulla di buono rispetto alla celerità dell’approvazione del bilancio, anche in ottica Salva Roma. Tra l’altro, c’è chi giura che andando avanti sarà sempre peggio: «Quando arriveremo alla Roma Multiservizi sarà il delirio», affermano i bene informati.