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Riccardo Cesari: risparmi fino a 9 milioni di euro con le polizze Long Term Care

Il consigliere dell’Ivass ricorda che oggi la spesa per la non autosufficienza è di 33 mld di cui il 45% a carico delle famiglie

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Nel corso del convegno di Aiba dal titolo tema Salute: chi ci assicura che siamo sulla strada giusta?”, il consigliere dell’Ivass Riccardo Cesari ha ricordato che dalla metà degli anni ’90 fino all’inizio della pandemia, la sanità pubblica ha vissuto due fasi: 15 anni di crescita fuori controllo (1995-2010) e 10 anni di tagli ma senza riforme (2011-2020). Secondo Cesari, “andrebbe seguito anche nel settore della sanità l’approccio adottato nel caso della previdenza di una riforma organica a tre pilastri”.

Sul tema della non autosufficienza, che riguarda circa 3,1 milioni di italiani, tra cui 2 milioni di over 60, Cesari ha detto che “si stima una spesa per la non autosufficienza di circa 33 mld di euro all’anno di cui oltre 14 (45%) direttamente a carico alle famiglie. Stime su una copertura assicurativa long term care estesa a tutta la popolazione italiana mostrano margini di risparmio a fronte di guadagni di efficienza, professionalità e qualità dell’assistenza”.

Una copertura universalistica Ltc della popolazione italiana garantirebbe un risparmio di circa 9 miliardi grazie a un deciso calo dei costi complessivi dagli attuali 33 a 24 miliardi di euro.

L’erogazione delle prestazioni relative alla copertura long term care da parte delle compagnie di assicurazione (l’equivalente di circa 29 mila euro annui) potrebbe anche essere “in forma specifica” col coinvolgimento delle imprese specializzate del III settore e dell’economia civile.

Il consigliere dell’Ivass ritiene che il comparto della sanità integrativa (casse assistenziali, società di mutuo soccorso, fondi integrativi) avrebbe bisogno di un level playing field e di un riordino organico della vigilanza.

Per quanto riguarda l’attuazione della Legge Gelli, “anche nella Rc Sanitaria è auspicabile la creazione di una banca dati delle coperture e dei sinistri come per l’r.c. auto. Questo aiuterebbe a rendere più efficiente il mercato, ad ampliare l’offerta e a gestire in modo più efficace il contrasto alle frodi”.

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