Auto di piccola e media cilindrata e i Suv le più colpite; il crescita del 29% il numero di auto ritrovate (quasi 37mila)
Le Regioni del Centro-Sud le più a rischio

Archiviato l’effetto pandemia, i furti d’auto in Italia hanno registrato un significativo incremento rispetto agli anni precedenti.
Secondo l’Osservatorio Viasat 2023, lo scorso anno sono state rubate in Italia 89.551 tra auto, fuoristrada e autofurgoni (7.463 al mese, 249 al giorno, più di 10 ogni ora), il 19% in più rispetto all’anno precedente i mezzi rubati erano stati 75.471.
Le Regioni più a rischio continuano a essere concentrate nel Centro-Sud: la Campania si conferma ancora una volta al primo posto con 23.979 furti (+17%), segue il Lazio con 15.063 (+15.43%) e la Puglia con 14.951 (+16.35%). Seguono la Sicilia con 12.638 furti (+37.46%) e, prima regione del Nord, la Lombardia con 8.508 (+6%).
Sul fronte dei ritrovamenti, invece, le notizie sono un po’ più confortanti. Sono state ritrovate quasi 37mila auto (il 41% del totale, che segna un +29% rispetto all’anno precedente).
Delle restanti oltre 52.825 auto, però, se ne perdono le tracce.
Le autovetture più ricercate in assoluto si confermano, come da molti anni a questa parte, quelle di cilindrata medio-piccola. L’auto più rubata è infatti la Panda, seguita dalla Cinquecento, la Punto e la Y. Capitolo a parte riguarda i Suv e i fuoristrada che registrano un incremento sostanziale. Solo nel 2022 ne sono sparite 1.434 (+12.65%) e ritrovate appena il 36%. La Qashqai, l’Evoque e la Tucson le più ricercate.
La tecnologia satellitare si conferma lo strumento più sicuro per proteggere il mezzo e, in caso di furto, alza di molto le probabilità di ritrovarlo tramite la geolocalizzazione.
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